Roberto Papetti
Titolo del libro: "Giocattoli creativi"
Versione testuale
R.P. : Questo è un libro che abbiamo fatto pensando ad un secolo che verrà, beh insomma é un libro sulle piccole pratiche del se.
Ne facciamo spesso di questi manualetti qui dove diamo delle idee per costruire, idee per riflettere, di re-invenzione delle cose, di riutilizzo ecc.
Ci sono delle schede molto semplici, un giocattolo, una scheda, una pagina; e con due pagine introduttive più importanti dove si parla dell'angolo del lavoro e dei materiali e sopratutto dove trovare all'aperto e in città i materiali per costruirsi i giocattoli; cioè ci sono delle indicazioni su come si mappa il territorio e cosa significa mappare il territorio, la prima operazione importante che i bambini di un tempo, che vivevano le strade e le piazze, facevano.
Era quello di esplorare il territorio e di raccogliere delle informazioni su dove trovo un pezzo di legno, su dove trovo un pezzo di marmo per fare una pietra per far tal gioco, dove trovo il ferro per fare quell'altra cosa.
C'è un gruppo di quaranta, cinquanta giocattoli che sono diffusi in tutto il mondo, ed è misterioso anche il meccanismo per cui questi giocattoli sono conosciuti e utilizzati dai bambini dei paesi più lontani.
C'è il giocattolo africano, fatto con gli scarti di filo di ferro e le latte, è lo stesso che c'è, un rotolino, che c'è in Europa, però in Europa è prodotto, per esempio con le macchine, per esempio queste cose qui , quindi trovi un'ecologia di riferimento, cioè un territorio un ambiente di riferimento.
I giocattoli hanno una storia, i giocattoli hanno qualità narrative, ci puoi raccontare delle storie, li puoi animare.
Noi abbiamo invitato i bambini delle scuole della città a costruire, a cimentarsi, con questa idea di fare un giocattolo che fosse ecologico, cioè che fosse in qualche modo legato all'ambiente, rispettoso dell'ambiente, fatto con materiali che solitamente vengono abbandonati ecc.
I giocattoli tornano a vivere, insomma no...si riprendono in mano delle cose e se ne inventano delle altre.
Per esempio questo giocattolo qui, è un giocattolo di tradizione che un pò si era abbandonato, si era perso; se mai ci siano state delle persone che abbiano rivalorizzato questi giocattoli, paradossalmente sono stati gli artisti.
Tra le altre cose, un'esperienza di questo genere, è anche un'esperienza che insegna ai bambini , alcuni concetti legati per esempio alla fisica, sulle forze di gravità, sui baricentri, sulle bilance, sui bilanciamenti... interessante.
Allora per tentativi di errore si arrivava a costruire un congegno che stava perfettamente in equilibrio che come qui poi lo si appoggiava sulla bottiglia.
Questi giocattoli si chiamano gli equilibristi ;i bambini di oggi non li fanno più, ecco noi consideriamo i giocattoli come delle idee, dei progetti in potenza che se vengono assunti ti permettono di fare tantissime esperienze.