Wordtheque
Wordtheque: un grandioso progetto di Logos
In collaborazione con Guaraldi, il Gruppo Logos ha realizzato una biblioteca digitale di grandi dimensioni che raggruppa testi di tutto il mondo.
Il suo nome è Wordtheque e la sua collocazione è all'interno delle pagine Logos (www.logos.it), anche se con un dominio autonomo che colloca la biblioteca in rete come sito a sé stante. Wordtheque è anche un modo innovativo di promuovere e distribuire letteratura: gratuitamente a disposizione di autori, editori e traduttori con la possibilità di pubblicare e vendere online.
16.000 titoli in 113 lingue sono veramente moltissimi. Ma com'è nata questa raccolta e come si svilupperà in futuro? E quali tipi di testi possiamo cercare in questa marea di parole?
Abbiamo rivolto queste e altre domande a Mario Guaraldi che, come ci spiega, partecipa direttamente al progetto.
- Com'è nata la collaborazione Logos-Guaraldi?
Il Gruppo Logos ha formalizzato il 28 luglio 2000 l'acquisto del 51% della Guaraldi Editore. Questo matrimonio s'aveva proprio da fare.
La piccola Guaraldi già da almeno tre anni, aveva decisamente imboccato la strada dell'editoria on line, trasformandosi in "Laboratorio della nuova economia del libro" e studiando a fondo, anche in termini teorici per conto del Consiglio d'Europa, le modalità offerte all'editoria dalle nuove tecniche di stampa digitale on demand.
Naturalmente, il prezzo da pagare era la nostra scomparsa dal circuito librario tradizionale in un momento in cui le prospettive dell'editoria digitale e dell'e-book sembravano ancora ipotesi fantascientifiche, mentre la nostra sopravvivenza economica sembrava affidata alla famigerata autoproduzione in micro tirature di autori marginali. È a questo punto che ho incontrato Logos e il suo "strano" patron, quel Rodrigo Vergara di cui avrebbero poi parlato tutti i giornali a proposito del suo rifiuto di entrare nel Nuovo Mercato alle condizioni imposte dalle Banche patrocinatrici.
Vergara aveva spontaneamente dato vita a una caotica ma imponente WORDTHEQUE, una biblioteca digitale ricca di quasi 16.000 titoli in 113 lingue, razziati in 3 anni di scorribande in rete, là dove esisteva un sito che consentisse uno scarico gratuito di un testo.
Logos aveva bisogno di "parole", ovviamente. Per alimentare il proprio core-business (quella straordinaria capacità traduttiva sorretta da un data base imponente di oltre mezzo miliardo di termini capaci di generare a richiesta pagine dinamiche, in tempo reale, di contesti letterari infinitamente più ricchi del Battaglia, a disposizione dei propri traduttori), Logos aveva consapevolmente creato la più grande Biblioteca virtuale oggi disponibile in rete!
- Quali sono gli usi possibili per una così grande quantità di testi? E, in pratica, come si è sviluppato il progetto?
Di qui a immaginare un destino di Wordtheque da grande Portale distributivo di edizioni digitali multilingue, il passo era obbiettivamente brevissimo: tanto più che essendo i testi processati in txt il Portale era nella condizione di poterli tradurre in qualunque formato attualmente richiesto dagli E-book in competizione sul mercato: dal Rocket-e-book al Soft-e-book fino ai vari Palm, Compaq e consimili.
La Guaraldi avrebbe fornito a Logos contemporaneamente il necessario know-how editoriale e la materia prima (cioè un catalogo attivo, sotto diritti) per sperimentare "in vitro" le problematiche dell'e-commerce, del diritto d'autore, della fruibilità allargata dei testi senza contraddire la loro vendibilità, le opportunità di vendita di banner pubblicitari ecc.; mentre Logos avrebbe fornito a Guaraldi una imponente struttura organizzativa e logistica, risorse finanziarie finalmente adeguate, e soprattutto un asso nella manica impagabile per un editore finalmente globale: la potenziale capacità di lanciare un testo o un autore importante (ovunque reperito e scelto, indipendentemente cioè dall'area linguistica originaria ), su scala realmente planetaria, con traduzioni in più lingue già pronte e messe in linea al momento del lancio. Il ribaltamento radicale delle attuali modalità di disseminazione dei testi a livello internazionale, fin qui mediate dalle figure degli agenti letterari e dalla grandi manifestazioni fieristiche come Francoforte, è fin troppo evidente.
- Un'opportunità anche per gli editori tradizionali?
Gli editori tradizionali, radicati ciascuno nel rispettivo mercato linguistico, troverebbero in Internet le proposte in formato digitale, leggibili nella propria lingua, con libero utilizzo della traduzione per la versione cartacea di cui volessero acquistare i diritti, paradossalmente accessori, rispetto alla originaria versione digitale.
E non a caso la trovata più brillante di questa fase iniziale di sperimentazione è proprio il "Borsino del traduttore": luogo di libero scambio di proposte traduttive sia di libri fuori diritto (classici) che di libri sotto copyright. In ogni caso, il traduttore viene considerato a tutti gli effetti un autore e riceve un contratto non salariale (tanto a cartella ) ma di diritto d'autore, per caratteristiche giuridiche e durata, beneficiando - come i nostri autori - della totalità del prezzo di vendita dell'opera da lui tradotta e diffusa in formato digitale in rete.
- In sintesi, Wordtheque.com è contemporaneamente...
- ...una grande Biblioteca virtuale a scarico gratuito dei files digitali di opere classiche o comunque fuori diritti;
- un Portale distributivo multilingua di cataloghi e novità editoriali di piccoli e medi editori di cultura, di tutto il mondo e in tutte le lingue scritte, in formato digitale, a costo zero per gli editori che lo usano;
- una Libreria digitale, per la vendita con formula e-commerce (gestita in collaborazione con Banca Sella) dei files in qualunque formato richiesto dall'utente finale;
- un Porto franco editoriale a disposizione di autori che intendano scavalcare la mediazione editoriale autoproponendosi in rete e beneficiando, senza alcuna trattenuta, della totalità del venduto;
- una Agenzia di traduzione letteraria autogestita da autori e traduttori che si incontrano nel Borsino del Traduttore
- Quali i vostri progetti a breve?
Continuiamo - senza troppo preoccuparci della comunicazione esterna - ad arricchire e a sistemare con le biografie degli autori gli oltre 16.000 titoli disponibili nella Biblioteca; abbiamo offerto ai carcerati e agli ex tossico-dipendenti la digitazione di 100 importanti classici non ancora presenti in rete (e intendiamo farlo anche in altri Paesi, creando una "redazione web" per ogni area linguistica). Offriamo collaborazione alle Biblioteche dell'est europeo per il recupero e la digitalizzazione dei loro testi più importanti. Stanno partendo le lettere agli editori di tutto il mondo per la messa a loro disposizione del Portale distributivo a costo zero. Abbiamo tradotto in 6 lingue alcuni racconti di Guido Conti in occasione della prossima Fiera del Libro di Francoforte. Abbiamo selezionato fra luglio e agosto, in collaborazione con 14 testate di quotidiani locali, oltre 120 autori esordienti italiani, ne abbiamo messi in linea oltre 60 (v. "racconti d'Estate"), ne abbiamo premiati 3 con traduzione multilingua. Abbiamo registrato oltre 50 interscambi nel Borsino del traduttore. Abbiamo creato con Alessandro Zignani il sito Note-net per lo scarico di tutte le partiture musicali disponibili in rete e la creazione di un grande forum musicologico.
Conosco in anticipo la domanda (o l'obiezione) finale: dov'è il ritorno economico di tutto questo? Rispondo con le parole di Rodrigo Vergara una lezione che io stesso ho dovuto imparare: "Finalmente è la gratuità a pagare". Chi conosce davvero Internet lo sa. E senza bisogno di tanti business-plan o di tanta schiuma sui giornali